Trascrizione del Video
i robot Dolphin sono presenti sul mercato da oltre 20 anni e sono i robot più venduti nel mondo praticamente indistruttibili solo se vengono rispettate alcune regole. Vediamole insieme. Ora impariamo come si butta in acqua il robot, prendiamo dal manico e appoggiamolo sull’acqua leggermente piegato perché dobbiamo svuotarlo di aria. Non entriamo mai nell’acqua con i robot in funzione. Se il robot non scende sul fondo della piscina ripetiamo l’operazione, srotoliamo tutto il cavo galleggiante nell’acqua.
Bisogna posizionare l’alimentatore elettrico almeno a tre metri dal bordo della piscina, accendiamo il trasformatore di sicurezza. Le condizioni chimiche dell’acqua consigliate dall’azienda sono le seguenti:
- il valore del cloro deve essere massimo 4 ppm
- il valore del ph deve essere compreso tra 7 e 78
- il valore della temperatura deve essere compreso tra 6 e 34 gradi (mai usarlo con temperature superiori a 40 gradi),
- il valore del sale per le piscine ad elettrolisi deve essere massimo 5000 ppm
Per quanto riguarda le profondità, il robot funziona dagli 80 centimetri a massimo cinque metri. Se il robot non sale le pareti, al 90 per cento il problema sta nel sacchetto, nel senso che è talmente sporco che il robot non riesce a lavorare e quindi non riesce a salire le pareti. Il robot si disattiverà automaticamente alla fine del ciclo di pulizia, spegniamo e stacchiamo elettricamente il trasformatore. Quando dobbiamo uscire robot dalla piscina usiamo il cavo per avvicinarlo al bordo, ma appena vicino prendiamo il robot solleviamolo con forza e ribaltiamo la delicatamente sul bordo, il movimento deve essere abbastanza veloce perché altrimenti corriamo il rischio che lo sporco presente nel sacchetto si svuoti in piscina; è importantissimo sottolineare che non bisogna mai e poi mai tirare fuori dall’acqua il robot dal cavo. Spostiamo i due perni gialli che trattengono il coperchio bianco, il sacchetto è tenuto in posizione da due mollette nere, allarghiamo leggermente il sacchetto perché elastico, nel sacchetto c’è tutto lo sporco che è stato raccolto come vediamo dalle foto, sciacquiamo il sacchetto sotto l’acqua pulendo tutto il tessuto dalla polvere accumulata strofinandolo molto, periodicamente possiamo anche lavarla in lavatrice con un ciclo di lavaggio a 40 gradi. Quando rimettiamo il sacchetto facciamo attenzione al piccolo segno di colore blu, il segno indica la posizione corretta, deve essere messo a metà del lato lungo, mettiamo il coperchio bianco nella sua sede e chiudiamo le alette gialle nei fermi, prendiamo le mollette per tenere fermi gli angoli del sacchetto e distribuiamo tutta la stoffa in maniera regolare. Le alette devono entrare facilmente, se l’operazione risulta difficile vuol dire che il sacchetto non è stato inserito bene, ricontrolliamo e chiudiamo. Se nonostante tutto il cavo presenta degli attorcigliamenti stendiamolo al sole e lo lasciamo riposare per un giorno intero, controlliamo che nei cingoli non ci sia dello sporco, i fili di palma infatti tendono ad incastrarsi provocando danni irreparabili vediamo che i cingoli si devono muovere bene altrimenti il motore si sforza provocando surriscaldamento e rottura. Controlliamo sempre la ventolina gialla attenzione perché nella ventolina si attorcigliano spesso i capelli, i fili di palma, tutti i filamenti presenti nell’acqua, un’operazione importantissima che non dobbiamo mai dimenticare è quella di invertire il senso del manico del robot dopo ogni ciclo di lavorazione, schiacciamo i tasti gialli e spostiamo il manico in senso diagonale, in questa maniera non si attorciglierà. Avvolgiamo ordinatamente il cavo e riponiamo il robot nel suo carrello sino al prossimo ciclo.